
TARANTINA, FORSE
Finalmente possiamo dirlo a gran voce: siamo ad un passo dal riconoscimento ufficiale della Tarantina come varietà autoctona materana!
Dopo mesi di lavoro, analisi e confronto con esperti e istituzioni,
la nostra intuizione ha trovato conferma scientifica.
Un risultato che ci riempie d’orgoglio e che racconta di radici profonde, passione e attaccamento alla nostra terra.
Matera continua a sorprenderci, custodendo nel suo patrimonio agricolo tesori autentici come questa cultivar, che ora potrà essere valorizzata e tramandata alle generazioni future.
Un grazie speciale a chi ha condiviso con noi questo percorso — professionisti, amici e amanti del territorio — per aver creduto che la nostra identità passa anche attraverso le nostre olive.
Per Matera, per la sua storia e per il futuro che vogliamo far crescere, ramo dopo ramo.

Origine e diffusione
La cultivar Tarantina è probabilmente arrivata a Matera FORSE perché nel processo di importazione è stata scelta come varietà dalla zona limitrofa di Taranto. La Tarantina proviene FORSE dalla varietà LEZZE, proveniente dal Salento.
Una cultivar con grande fioritura, una cultivar con costanza produttiva. Una cultivar tutta da scoprire
Caratteristiche della pianta
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Vigoria: elevata, con portamento espanso o pendulo.
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Chioma: fitta e tondeggiante.
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Foglie: ellittiche, di colore verde-grigio.
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Impollinazione: autoincompatibile; necessita di cultivar impollinatrici come Pendolino, Frantoio o Moraiolo.


Caratteristiche del frutto
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Forma: ellissoidale, leggermente allungata.
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Dimensione: media (2–3 g).
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Colore: dal verde al nero violaceo a maturazione completa.
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Maturazione: precoce e uniforme (da fine ottobre a novembre).
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Destinazione: prevalentemente da olio, ma adatta anche per olive da mensa.
Caratteristiche dell’olio
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L’olio extravergine ottenuto dalla Tarantina è di alta qualità, con:
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Colore: giallo dorato con riflessi verdi.
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Profumo: fruttato leggero, con note di cima di rapa, mela verde, banana verde e bacche di vaniglia.
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Sapore: equilibrato, dolce, con bassa acidità e sentori lievi di amaro e piccante.
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Resa in olio: media (7–15%).
Grazie al suo gusto armonico, è molto apprezzato per l’uso quotidiano e come base per miscele di oli extravergini.

ANTIPASTI & INSALATE
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Perfetto su verdure crude o grigliate (zucchine, carote, melanzane).
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Ottimo con insalate miste o caprese (pomodoro e mozzarella).
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Si sposa bene con carpacci di pesce o di carne leggera (tonno, salmone, vitello).
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Delizioso a crudo su pane casereccio tostato o focacce leggere.
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Esalta il sapore di bruschette con pomodoro, basilico e origano.
PRIMI PIATTI
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Ideale per pasta e risotti delicati, come:
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Risotto alle verdure primaverili
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Pasta al pesto leggero
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Spaghetti alle vongole
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Orecchiette con cime di rapa (se si preferisce un gusto più morbido rispetto a un olio piccante)
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SECONDI PIATTI
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Accompagna bene carni bianche (pollo, tacchino, coniglio).
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Ottimo anche con pesce al forno o alla griglia, in particolare orata, branzino e trota.
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Perfetto per uova (in camicia, strapazzate, omelette) e formaggi freschi (ricotta, mozzarella, burrata).
CONSIGLIO DELLO CHEF
Per la sua bassa intensità aromatica, l’olio Leccino è perfetto anche come olio da degustazione quotidiana o olio base per miscele, da utilizzare quando si desidera un condimento che non prevalga sugli altri ingredienti.
